ANNABELLE 3

Regia: Gary Dauberman.

Cast:  Mckenna Grace, Patrick Wilson, Vera Farmiga, Madison Iseman, Katie Sarife.

Genere: Horror, Thriller – USA, 2019.

Durata: 106 Minuti.

Cinema di Piazza Armerina

dal 23 al 28 Agosto

1° SPETTACOLO ore 19:00 – 2° SPETTACOLO ore 21:30

Trama:

La bambola Annabelle esordisce sullo schermo comparendo brevemente in L’evocazione – The Conjuring e si guadagna, con l’efficacia di quell’apparizione, il diritto a un film tutto per sé, Annabelle, diretto da John R. Leonetti. L’esito è interessante e abbastanza riuscito, anche se non eclatante. La vicenda mescola esoterismo e derive mansoniane, mettendo al centro la figura decisamente inquietante della bambola, che dal punto di vista iconico ha un indubbio fascino macabro. 
Il film successivo, Annabelle 2: Creation, è andato in un certo senso controtendenza, sfatando due luoghi comuni che vedono in genere il secondo film peggiore del primo e, ancor di più, lo scarso esito, commerciale e artistico, dei prequel. Invece, il film, pur essendo il secondo episodio ed essendo un prequel, riesce a essere migliore del precedente, grazie anche alla presenza di un ottimo attore come Anthony LaPaglia e alle qualità registiche di David S. Sandberg(autore di un buon horror come Lights Out – Terrore nel buio), capace di creare un’atmosfera macabra di grande efficacia e di massimizzare la suspense, sempre tenendo al centro della vicenda la misteriosa e sinistra bambola.

Nel microcosmo generato da L’evocazione – The Conjuring, la bambola Annabelle ricopre quindi un ruolo importante e significativo. Annabelle ha avuto un incasso lordo mondiale calcolato intorno ai 257 milioni. Annabelle 2: Creation ne ha incassati addirittura oltre 306. Tenuto conto che i budget sono stati rispettivamente di 6 milioni e mezzo e di 15 milioni di dollari si può capire l’entità del successo.

Ora, si sa che le bambole sono una naturale icona horror, per le loro qualità di “alienità” che le rendono perfetti e macabri simulacri umani, nella loro fissità inquietante, ma la bambola Annabelle ha un look di particolare efficacia, molto adatto allo scopo di suscitare tensione e apprensione nello spettatore. 

Il terzo episodio della serie, Annabelle 3, vede la promozione a regista di Gary Dauberman che della serie è stato lo sceneggiatore. Autore degli script di alcuni horror di grande successo degli ultimi anni, come It e The Nun – La vocazione del male, oltre naturalmente agli Annabelle, Gary Dauberman è partito dalla gavetta sceneggiando, sempre in campo horror, film modesti come Caccia al ragno assassino o Le scimmie assassine. Film, questi due, dagli esiti non brillanti, ma che testimoniano da un lato la passione di Dauberman per il genere e dall’altro la sua tenacia nel partire dal basso per arrivare, com’è arrivato, in alto. Il passaggio dalla sceneggiatura alla regia non è infrequente e più di talvolta ha dato risultati molto brillanti. Dauberman, partendo da una storia di James Wan (anche produttore), si è però anche occupato di scrivere la sceneggiatura e questo è una garanzia di professionalità che rassicura sugli esiti del film.

Questa volta non si tratta di un prequel, come nel caso di Annabelle 2: Creation, ma di un seguito vero e proprio. Come sappiamo, gli esperti di paranormale Ed e Lorraine Warren – protagonisti in prima persona della serie dei Conjuring film – hanno messo al sicuro la bambola Annabelle all’interno di una teca di vetro nella loro casa, piena di cimeli delle loro imprese. La teca è stata benedetta proprio per impedire altra attività malefica, ma, come si sa, con gli spettri e le entità malefiche le precauzioni non sono mai troppe e tutto ciò si traduce in una notte di orrore che coinvolge anche Judy, la figlia decenne degli Warren. 

Patrick Wilson e Vera Farmiga riprendono i loro ruoli come Ed e Lorraine Warren, che ormai abitano con disinvoltura e confidenza, mentre nel ruolo della loro figlia Judy c’è un avvicendamento: infatti, al posto di Sterling Jerins (che l’aveva ricoperto in L’evocazione – The Conjuring e in The Conjuring – Il caso Enfield), il ruolo viene affidato a Mckenna Grace che vanta già una carriera fitta di titoli, soprattutto di carattere televisivo. Tra i suoi ruoli cinematografici si può ricordare quello, per restare in campo horror, nel recente Amityville – Il risveglio, mentre tra quelli televisivi spicca il ruolo da protagonista in The Bad Seed, remake di un classico come Il giglio nero, un film che ha segnato un’epoca.