Regista: Michael Chaves
Cast: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mia Tomlinson, Ben Hardy, Steve Coulter, Rebecca Calder, Elliot Cowan, Madison Lawlor, Beau Gadsdon, Peter Wight, Kate Fahy, Kíla Lord Cassidy, Jemma Churchill, Guy Oliver-Watts, John Brotherton, Shannon Kook
Genere: Thriller
Durata: 135 minuti
Cinema Garibaldi di Piazza Armerina
Dal 12 Settembre
Giovedì chiuso
1° SPETTACOLO alle ore 18:00
2° SPETTACOLO alle ore 21:00
Trama: Nel 1986, in una cittadina della Pennsylvania, per la sua cresima, la giovane Heather Smurl riceve in regalo dai nonni un vecchio e grande specchio comperato in un mercatino. Subito le cose cominciano a farsi strane. Heather e la sorella Dawn pensano che la colpa sia dall’inquietante specchio e così lo buttano di nascosto nella spazzatura. Le cose però non migliorano, tra visioni orribili e fatti inquietanti che coinvolgono tutta la famiglia Smurl. I coniugi Ed e Lorraine Warren, indagatori del paranormale, si sono di fatto ritirati dalla ricerca sul campo, dopo l’infarto che ha colpito Ed nel film precedente, limitandosi a incontri e conferenze, supportati dalla figlia Judy, che è una sensitiva come sua mamma e si è felicemente fidanzata con l’ex poliziotto Tony. Padre Gordon, che ha collaborato più volte con i Warren, va a visitare gli Smurl in seguito al fragore mediatico suscitato dal loro caso e capisce che c’è davvero qualcosa di mostruoso in atto. Però muore in circostanze tragiche e misteriose prima di poter approfondire. Judy, sconvolta come i genitori dalla morte di padre Gordon, capisce che la stessa è collegata a quanto sta accadendo in Pennsylvania e capisce anche che quella famiglia in pericolo va aiutata.
La vicenda della famiglia Smurl e dei suoi guai con la casa infestata, ispirata si dice a eventi reali, era già stata portata sullo schermo in un discreto film televisivo del 1991, La casa delle anime perdute, che vedeva come protagonista un’intensa Sally Kirkland e i coniugi Warren erano interpretati da Stephen Markle e Diane Baker, per la regia di Robert Mandel. In quel film, il ruolo dei Warren, benché significativo, non è decisivo ed è tutto sommato marginale.
Cosa completamente diversa in questo nuovo film, che li vede ovviamente in primo piano, con un collegamento diretto tra la loro famiglia e il temibile demone che sta terrorizzando gli Smurl. Dopo un episodio interlocutorio come The Conjuring – Per ordine del diavolo, questo nuovo episodio, anche perché sembra portare a conclusione le vicende dei coniugi indagatori dell’incubo, è più focalizzato e ricco di pathos, puntando molto sul tratteggio dei problemi familiari di Ed e Lorraine, soprattutto in relazione alla figlia Judy, alle difficoltà legate alla sua nascita e al fatto che possiede gli stessi poteri della madre, con tutto quanto ne consegue riguardo al peso psicologico che ne deriva. Le necessità narrative derivanti dal dover rappresentare nel dettaglio l’intreccio familiare dei Warren e contemporaneamente anche la vicenda legata all’infestazione della casa della numerosa famiglia Smurl comportano qualche rallentamento nel ritmo del racconto, con più di qualche ripetizione di situazioni.
L’esperto Michael Chaves, già al timone del precedente episodio della serie, governa però la materia con buon mestiere, punteggiando la vicenda di jump scares magari gratuiti, ma nel complesso efficaci, per vivacizzare e rompere la monotonia di alcuni momenti di stanca. Questo sino all’ultimo terzo di film, in cui Chaves, espletati i doveri imposti dalla trama, preme senza remore il piede sull’acceleratore dando vita a una parte conclusiva spettacolare, concitata e avvincente con le due famiglie unite nella lotta contro il Male. Non ci sono particolari sorprese, ma a livello visivo e come intrattenimento orrorifico non c’è nulla da eccepire, grazie anche a degli ottimi effetti speciali usati senza parsimonia.
Patrick Wilson e Vera Farmiga ormai “abitano” con disinvoltura e carisma i loro personaggi, rendendoli insieme umani e simpatici e mostrandone anche le debolezze dovute all’età che avanza, supportati da un cast efficiente e funzionale nel quale spiccano le prove di Mia Tomlinson, nei panni della loro figlia, e di Ben Hardy in quelli del fidanzato che si rende conto d’esser entrato in una famiglia molto particolare. Oltre, naturalmente, al sempre bravo Steve Coulter che riprende il ruolo di padre Gordon. Epilogo consolatorio e celebrativo sulle struggenti note di “Comfort You” di Van Morrison.
